L’Unfccc, l’agenzia dell’Onu per la lotta al cambiamento climatico, in vista della Cop26, la prossima conferenza Onu sul clima che si terrà a Glasgow dal 9 al 20 novembre 2021, ha presentato un rapporto relativo agli impegni presi da una parte dei paesi che hanno firmato l’Accordo di Parigi secondo cui le emissioni di gas serra caleranno solo dell’1% nel 2030.
Si tratta di un’analisi parziale, solo 75 paesi su 196 hanno presentato i loro dati e le loro previsioni. Da questo primo bilancio emerge che l’impatto complessivo sulla riduzione delle emissioni sarà dell’1% nel 2030 rispetto al 2010. Secondo il Comitato intergovernativo sul cambiamento climatico bisognerebbe invece ridurre le emissioni del 45% per contenere l’aumento delle temperature entro 1,5 gradi, come prefissato dall’Accordo di Parigi.
“I governi stanno mancando gli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi, ci stiamo dirigendo verso una catastrofe climatica” ha dichiarato Jennifer Morgan, direttrice esecutiva di Greenpeace International, e ha aggiunto “i Paesi devono lavorare insieme per anteporre la tutela di persone e pianeta agli interessi dell’industria fossile”.
Tra i 75 paesi che hanno già presentato il loro dati non figurano Stati Uniti e Cina che sono i principali emettitori del mondo. Certamente un loro impegno a conseguire obiettivi ambiziosi cambierebbe le percentuali del rapporto che verrà aggiornato e rielaborato una seconda volta prima della Cop26. Quello appena presentato rappresenta solo il 30% delle emissioni globali.
