Le banane sono tra i frutti più consumati al mondo e tra i più colpiti dagli standard estetici richiesti dalla grande distribuzione. Il fatto che siano facilmente deperibili rende la selezione necessaria: dopo il viaggio in nave vengono movimentate più volte tra confezionamento e distribuzione che, inevitabilmente, provocano un ammaloramento dei frutti.
Per essere messe in vendita infatti non devono avere segni sulla buccia e abbozzamenti, devono avere un livello di maturazione compreso tra 1 e 3 su una scala che identifica il colore del frutto tra 1 (verde) e 7 (gialla con segni marroni superficiali), e devono presentarsi in caschi (le banane singole, seppur perfette, vengono scartate).
Questo comporta un enorme spreco che non è accettabile. Fortunatamente esistono realtà che hanno criteri meno selettivi, come ad esempio gli ortomercati che accettano banane fino al livello 5 e non vietano la vendita delle “single”. C’è poi una realtà che ci piace ancora di più e si chiama Bella Dentro che riduce alla radice gli sprechi ortofrutticoli causati dai canoni estetici e il loro impatto economico e sociale sui produttori.
Nata nel 2018 vende la frutta scartata dalla grande distribuzione perché di dimensioni, forme o aspetto al di fuori dei canoni prestabiliti.
Questa è un’ottima iniziativa che riduce gli sprechi della filiera agroalimentare che ci auguriamo venga presa da esempio per tante altre idee eco-friendly di cui non vediamo l’ora di parlare.