Boschi sicuri 2023. Nella serata di sabato 18 marzo è scattato un’esercitazione a sorpresa che ha coinvolto la Protezione Civile il CCV-MI e gli ETS (Enti di terzo settore) della Città Metropolitana di Milano.
Una finta allerta meteo regionale ha annunciato una forte perturbazione e raffiche di vento a più di 100 Km/h responsabili dell’abbattimento di numerosi arbusti in diverse zone della Città Metropolitana di Milano, dell’allagamento di due aree adiacenti e della scomparsa di una persona.
L’esercitazione chiamata Boschi sicuri 2023 è dunque partita nella serata di sabato, si è protratta fino a domenica 19 e ha fatto muovere oltre 300 volontari insieme a 118 e Vigili del fuoco. Le operazioni sono state coordinate dalla centrale operativa dell’Idroscalo e hanno coinvolto 11 cantieri sparsi sul territorio metropolitano tra cui Cusano Milanino, Busto Garolfo, Lacchiarella, Locate Triulzi, Vaprio d’Adda e Trezzo sull’Adda.
Lo scopo dell’esercitazione era quello di capire sul campo potenzialità e criticità, di fare formazione e di testare la sinergia tra istituzione e mondo del volontariato.
Boschi sicuri 2023, un’esercitazione su larga scala
Sara Bettinelli, consigliera delegata alla Protezione Civile della Città metropolitana di Milano, ha spiegato che Boschi sicuri 2023 è stata la prima grande esercitazione su larga scala dopo la pandemia, un’occasione unica per mettersi alla prova a 360° che ha testato la reattività e l’operatività dei volontari e dell’intera macchina organizzativa in termini di numeri, tempistiche e azioni sul territorio.
“Dopo l’allerta e la mobilitazione degli ETS i volontari si sono messi alla prova in diverse attività strategiche” ha spiegato Dario Pasini, presidente di CCV-MI “Qui si inquadra l’attività esercitativa, di formazione sull’uso degli strumenti e sulla sicurezza. Era fondamentale, ad esempio, usare correttamente i dispositivi di protezione individuale. È stato un test per tutti: ogni gruppo ha capito le sue potenzialità di intervento-reazione, ma anche la sala operativa e tutta la catena di comando hanno potuto comprendere potenzialità e criticità, in quello che è un gioco di squadra”.
Gli interventi eseguiti hanno riguardato il taglio, l’esbosco e decepustigliazione con motosega e la prevenzione di incendi con l’asportazione di rovi e rami. È stata poi creata una catena di motopompe per trasportare il maggior numero di metri cubi di acqua tra due punti ed è stata attivata la ricerca dell’immaginaria persona scomparsa con il supporto dei VVF di Milano e delle squadre cinofile.
La giornata si è conclusa con un debriefing all’Idroscalo.