Utilizzare le bucce d’arancia per riciclare le batterie esauste è una grande idea realizzata dalla startup italiana AraBat che attraverso un processo di economia circolare è in grado di recuperare composti metallici preziosi tramite l’utilizzo di scarti agroalimentari.
Il processo utilizza gli zuccheri delle bucce delle arance e l’acido citrico per il recupero dei metalli preziosi presenti nelle batterie. “Noi di AraBat utilizziamo gli scarti delle arance, più precisamente l’azione sinergica della buccia delle arance e dell’acido citrico, per riciclare le batterie al litio a fine vita e recuperarne i metalli preziosi” spiega Raffaele Nacchiero, CEO & Founder di AraBat “Un’azione rivoluzionaria, totalmente in linea con i principi dello sviluppo sostenibile e dell’economia circolare.”
Bucce d’arancia per un riciclo sostenibile
Sostenibilità ed economia circolare sono i fondamenti per cui AraBat lavora. È una startup innovativa che ha ricevuto diversi riconoscimenti fra cui l’ENI Award 2022 (ENI Joule for Entrepreneurship) – premio riconosciuto come “Nobel dell’Energia”- consegnato dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella a ottobre 2022.
Con il passaggio alla mobilità elettrica, incentivato dal divieto di vendita di veicoli nuovi e benzina e diesel a partire dal 2035, lo smaltimento delle batterie al litio sarà un problema sempre più ingombrante da risolvere. Ben vengano dunque le soluzioni fra cui quella di AraBat che figura tra le startup più promettenti sullo scenario internazionale.
