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Carta sulla sostenibilità ambientale del calcio, 98 società si impegnano nei confronti dell’ambiente

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Giovedì 2 marzo 98 società calcistiche hanno firmato a Coverciano la Carta sulla sostenibilità ambientale del calcio.

Promossa dalla FIGC con il supporto tecnico della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ha coinvolto la Lega Serie A, la Lega Serie B, la Lega Pro, la Lega Dilettanti, l’Associazione Italiana Allenatori Calcio – AIAC, l’Associazione Italiana Calciatori – AIC e il Settore Tecnico della FIGC.

Con l’obiettivo di ottimizzare la gestione ambientale del calcio, i principi e le azioni contenuti all’interno della Carta sulla sostenibilità ambientale del calcio riguardano la governance ambientale, la gestione degli stadi e delle infrastrutture, la gestione degli eventi, lo stakeholders engagement e partnership e il coinvolgimento dei tifosi.

Carta sulla sostenibilità ambientale del calcio, il dettaglio

La governance include tutti quei provvedimenti e azioni intrapresi per migliorare la struttura organizzativa e gestionale delle organizzazioni calcistiche, al fine di perseguire l’obiettivo della sostenibilità ambientale.

Per quanto concerne la gestione degli stadi e delle infrastrutture sportive la Carta richiede progetti pensati nel rispetto dell’ambiente e realizzati con l’utilizzo di materiali sostenibili, sia in fase di costruzione che di manutenzione e ammodernamento. Tali progetti devono essere efficienti dal punto di vista dei consumi energetici e delle risorse naturali e intelligentemente integrati nel contesto urbano e cittadino.

Sempre secondo la Carta la gestione degli eventi deve essere fatta in ottica di prevenzione e riduzione degli sprechi, deve prevenire, ridurre e gestire correttamente i rifiuti derivanti dalle attività svolte e stimolare comportamenti rispettosi dell’ambiente tra le organizzazioni e i partecipanti.

Collaborazione e coinvolgimento degli stakeholders sono fondamentali affinché si possa perseguire la sostenibilità ambientale degli eventi calcistici. Tra questi sono inclusi i tifosi il cui comportamento determina il successo o l’insuccesso di un evento. Produzione di rifiuti, spreco alimentare, scelta dei mezzi di trasporto per recarsi allo stadio sono alcuni esempi di impatti ambientali strettamente connessi al comportamento dei frequentatori dello stadio. Le organizzazioni sportive devono ambire a incrementare la consapevolezza e la sensibilità dei tifosi verso i temi della sostenibilità ambientale.

La creazione della Carta sulla sostenibilità ambientale del calcio -e la sua sottoscrizione- è  uno dei punti cardine per la candidatura dell’Italia a ospitare la fase finale di EURO 2032.

Carta sulla sostenibilità ambientale del calcio
Carta sulla sostenibilità ambientale del calcio

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