Tre metri di lunghezza, 4 di altezza e 60 centimetri di profondità sono le misure di City Tree, l’infrastruttura vegetale in grado di abbattere le concentrazioni di anidride carbonica nell’aria.
I pannelli sono costituiti da muschio e altre piante dall’elevato potere assorbente che mangiano letteralmente gli agenti inquinanti dell’aria. L’invenzione arriva da Green City Solutions, una startup tedesca che ha preso parte al City Tree Scaler, il progetto europeo che mira a sperimentare arredi urbani biotecnologici per migliorare la qualità dell’aria.
L’infrastruttura vegetale è in grado di abbattere fino a 240 tonnellate di anidride carbonica all’anno equivalente alle emissioni prodotte da 417 automobili. Ha lo stesso effetto potenziale di 275 alberi concentrato in uno spazio ridotto e la sua area di azione è circoscritta alla zona in prossimità del pannello corrispondente a circa 200 metri quadrati.
City Tree, che risultati!
City Tree necessita di poca manutenzione, è dotato di un impianto di irrigazione completamente automatizzato che utilizza l’acqua piovana e che rileva temperatura e umidità colture.
Grazie alla tecnologia IOT è stato rilevato che il sistema di filtraggio di City Tree riduce fino al 15% del PM10, fino al 20% di PM1, fino al 13% di PM1, fino al 38% di particelle ultrasottili e fino al 17% di black carbon.
La soluzione recentemente testata a Modena non è nuova in Europa: città come Londra e Berlino hanno già fatto installare pannelli City Tree non solo nei pressi delle scuole, nelle zone centrali e delle sedi aziendali ma anche all’interno degli aeroporti, dei centri commerciali e dei capannoni di produzione industriale.
Grazie al suo ridotto ingombro il pannello vegetale può essere installato facilmente: al posto delle pensiline delle fermate degli autobus, ad esempio, o lungo le strade cittadine fiancheggiate da edifici da ambo i lati.
