Ieri, mercoledì 1° marzo, il governo Meloni si è riunto a Palazzo Chigi per discutere sulla crisi idrica.
Dall’incontro è stato deciso che il governo preparerà un decreto-legge per affrontare la siccità. Verrà steso un provvedimento normativo urgente che conterrà le necessarie semplificazioni e deroghe accelerando i lavori essenziali per fronteggiare la crisi idrica. Verrà istituito un Commissario straordinario con poteri esecutivi e una Cabina di regia fra i ministri interessati per definire un piano idrico straordinario nazionale d’intesa con le Regioni e gli Enti territoriali. Attraverso il piano verranno individuate le priorità di intervento e la loro programmazione. Verrà inoltre avviata una campagna di sensibilizzazione sull’uso responsabile della risorsa idrica.
Crisi idrica, i rischi da tenere sotto controllo
Per Anbi, associazione nazionale dei consorzi di bacino, almeno 3,5 milioni di italiani potrebbero rimanere senza acqua del rubinetto. Le scarse precipitazioni e le temperature miti registrate nell’ultimo periodo hanno fatto salire l’allerta rendendo urgente la necessità dei provvedimenti.
La semplificazione delle leggi accelererà la realizzazione delle infrastrutture necessarie per un Paese dove al momento viene intercettato e raccolto solo l’11% dell’acqua piovana.
La crisi idrica senza interventi tempestivi e risorse adeguate andrebbe a colpire pesantemente anche il settore agricolo, già in sofferenza. È stato stimato che a causa della siccità, dei costi produttivi maggiorati e dei danni sui campi la produzione degli ortaggi crollerà del 10% e quella di cereali, come il mais o il riso, potrebbe arrivare fino al 30%.
Secondo Cia-agricoltori italiani, tra gli interventi più urgenti da realizzare c’è la sistemazione delle normative sul riutilizzo delle acque reflue depurate ad uso agricolo, la realizzazione di serbatoi artificiali ad uso multifunzionale per la capitalizzazione dell’acqua (in eccesso/di riuso/piogge) e la creazione di una rete di piccoli laghetti e invasi “smart” sotto il profilo tecnologico e amministrativo, diffusi su tutto il territorio nazionale.
