Tra il 2019 e il 2020 è avvenuto un evento di mortalità definito dagli esperti “insolito” tra le balene grigie. 378 esemplari sono stati trovati morti lungo le coste del Pacifico del Messico, degli Stati Uniti e del Canada.
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Aarhus e delle Hawaii tra il 2017 e il 2019 ha monitorato, tramite droni e tecniche di fotogrammmetria, la condizione corporea delle balene grigie e ha osservato che sia la lunghezza che la larghezza degli esemplari si è ridotta nel tempo.
Il motivo di questo calo è riconducibile alla carenza di cibo causata dal cambiamento climatico. Sin dalla fine degli anni ’80 è stata osservata una riduzione della biomassa degli anfipodi che costituiscono la principale fonte di cibo delle balene grigie.
A causa dell’aumento delle temperature la quantità di anfipodi si è ridotta -e continua a ridursi- sensibilmente provocando una carenza nell’alimentazione dei cetacei che, in questo modo, non riescono ad accumulare sufficienti riserve di grasso necessarie alla riproduzione e alla loro sopravvivenza.
Le balene stanno morendo a causa del cambiamento climatico. Bisogna agire per fermare tutto questo.
