Brindisi sostenibili per la Milano Design Week, con i calici di vino prêt à porter di FirstGlass: la startup tutta al femminile fondata lo scorso anno a Firenze da Silvia Tettamanti, Francesca Vigo e Giulia Bacci e lanciata proprio in occasione della precedente edizione del Salone, conquista gli eventi della settimana più cool.
Sono venti oggi le etichette disponibili nell’innovativo formato monodose, le prime nate in Italia, pronte a sbarcare in alcune delle location più interessanti e partecipate della Milano Design Week: dal 17 al 23 aprile sarà possibile trovarle alla Stazione Garibaldi, grazie alla partnership stretta con Green Island, progetto promosso dalla storica dell’arte e paesaggista Claudia Zanfi, che porta quest’anno nell’atrio della stazione l’allestimento d’artista KIOSK, e alla Stazione di Milano Centrale, all’interno dei tunnel di DropCity, grazie alla collaborazione con il gruppo AD Education.
“Dopo anni vissuti all’estero – dichiarano le founders di FirstGlass – ci siamo ritrovate in Italia per esaltare il Made in Italy e portare nel mondo l’essenza del nostro essere: storia, tradizione, passione, ma anche coraggio, lungimiranza e innovazione. Abbiamo stimato che il vino venduto in monoporzione rappresenterà 4,6 miliardi di dollari l’anno entro il 2025: vogliamo raggiungere l’1% di questo valore, ossia 46 milioni di dollari di fatturato annuo, diventando il brand di riferimento del vino al calice e rivoluzionando i consumi”.
“Essere presenti in due stazioni rilevanti come Garibaldi e Milano Centrale – aggiungono le founders – per noi ha un’alta valenza simbolica: FirstGlass è un brand che parla ai viaggiatori. Esploratori del mondo del vino e delle emozioni, ma anche più in generale persone che si spostano per lavoro, per svago o per un’organizzazione dinamica della vita quotidiana. Portando con sé un calice di territorio. Nel nostro piano di sviluppo c’è il coinvolgimento di compagnie aree, ferroviarie e keyplayers del settore travel. La nostra bottiglia monocalice da 100 ml è anche trasportabile nel bagaglio a mano in aereo”.
FirstGlass e Green Island
Il programma internazionale Green Island, attivo nelle zone in forte espansione culturale e urbana, propone in questa 21° edizione nell’atrio della Stazione Garibaldi l’installazione realizzata dal designer di Zurigo Antonio Scarponi. Si tratta di un percorso di eco-design, ingredienti e botanica. L’idea è un chiosco-cucina pop-up, mobile, leggero e multiuso in legno certificato, intorno al quale ruotano una serie di attività per il pubblico: luogo di scambio e di incontro per letture di ricette inedite, musica, performance olfattive, essenze e fioreria, con vegetazione ed erbe aromatiche selezionate dal Vivaio Coccetti.
Green Island è il primo progetto che ha portato il design per le vie del Quartiere Isola: dalla rivalutazione delle erbe spontanee, agli orti urbani curati dagli abitanti del quartiere, fino alla pionieristica proposta di apicoltura urbana con la realizzazione dell’unico Apiario d’Artista in Europa (già vincitore del Premio EXPO in Città 2015). “Fin dalla sua nascita pioneristica nel 2002 – afferma Claudia Zanfi – il progetto Green Island vuole essere un momento di riflessione su temi urgenti quali sostenibilità, verde urbano, paesaggio”.
Valori che si sposano con la filosofia di FirstGlass, startup dall’approccio dinamico e contemporaneo che si riflette anche nelle scelte estetiche e dei materiali: 100% riciclabili e plastic free, per ridurre gli sprechi e promuovere un’economia circolare anche grazie a un modello di vuoto a rendere a partire dall’apertura del primo flagship store. Oltre alla sostenibilità de facto, FirstGlass destina l’1% dei ricavi in progetti per la salvaguardia del Pianeta, investendo in aziende come Treedom e One Percent for the Planet.
Il design consapevole è il filo che conduce FirstGlass dalla Stazione Garibaldi alla Stazione Milano Centrale, altra location dove sarà possibile fare un cin cin sostenibile con le bottiglie monocalice: dal 18 al 22 aprile i tunnel sotterranei di DropCity (accesso da via Sammartini 52) ospitano Bra-Very Bar, progetto corale delineato da 20 scuole di design, guidate da IAAD., Accademia Italiana e SAE Institute, per un network complessivo di oltre 35mila studenti internazionali.
Cinque giorni di workshop sul filo conduttore “Ethic in Aesthetic“. A ispirare la nuova generazione di designer, cinque grandi nomi di riferimento in ambito sportswear, automotive, comunicazione, sound design e terzo settore: Decathlon, Pinfinfarina, Huawei, Unicef, GLAUK. “Attraverso la ricerca accademica vogliamo affrontare un cambiamento culturale, soprattutto nell’approccio etico al design”, dichiara Alessandro Colombo, country manager del gruppo internazionale dell’alta formazione AD Education.
