L’impianto fotovoltaico è un sistema che produce energia elettrica attraverso l’uso di pannelli solari che vengono montati sul tetto, sulla facciata degli edifici o anche a terra.
Gli elementi che costituiscono un impianto fotovoltaico sono tre: i moduli fotovoltaici, la struttura di sostegno dei moduli e l’inverter. Le celle fotovoltaiche, costituite da una lastra di silicio, sono l’elemento base dei moduli.
Il silicio, colpito dalle radiazioni solari, genera una differenza di potenziale tra la superficie superiore e quella inferiore producendo una corrente continua. La struttura di sostegno permette alle celle fotovoltaiche, protette da vetri resistenti, di essere orientate secondo l’angolazione migliore. L’inverter è il meccanismo elettronico che trasforma l’energia elettrica da corrente continua a corrente alternata.
Impianto fotovoltaico e detrazioni
La potenza dell’impianto fotovoltaico è proporzionale al numero di pannelli installati: maggiori saranno le celle e maggiore sarà la potenza espressa in WP (Watt di picco) ossia la quantità di energia prodotta in unità di tempo. Generalmente nelle abitazioni è sufficiente montare un impianto da 3 Kw. I pannelli fotovoltaici per catturare la maggiore quantità di luce possibile vengono montati su terreni o edifici rivolti verso sud con un’inclinazione compresa tra i 10° e i 35°.

L’energia prodotta è energia pulita che sopperisce ai consumi dell’abitazione senza rilasciare anidride carbonica nell’aria. L’energia prodotta può essere maggiore di quella utilizzata, in questo caso è possibile sottoscrivere una convenzione di scambio sul posto col Gestore dei Servizi Energetici recuperando il 60% del costo del kWh.
Come accade sempre scegliendo di installare in casa un impianto ad energia rinnovabile la spesa iniziale è considerevole, il vero e proprio risparmio si avrà una volta ammortizzati i costi relativi alla sua installazione. Attualmente per affrontare meglio la spesa è possibile usufruire delle detrazioni fiscali grazie al bonus ristrutturazione e al superbonus 110%. Nel primo caso lo sconto da recuperare nella dichiarazione dei redditi è pari al 50% della spesa ed è spalmato in 10 anni, mentre nel secondo caso si può recuperare il 110% in 5 anni.
