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Olio esausto, cosa farne?

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Olio esausto. No, non è l’olio stanco. E’ l’olio che abbiamo usato, per esempio per friggere le patatine.

Quello che sia il piatto che abbiamo preparato, quello che rimane nella pentola è un olio che non possiamo più usare per cucinare e che dobbiamo smaltire.

E come dobbiamo smaltire l’olio esausto? Inutile ricordare per quanto tempo in tanti hanno scaricato direttamente nel lavandino questo olio. Ecco, qualora non lo sappiate ancora, ve lo diciamo noi: non si fa. MAI!

Potremmo raccontarvi che con tempo e pazienza potreste “creare” anche qualche cosa con l’olio esausto, ma viviamo con i piedi per terra e sappiamo che, fantasia a parte, a molti di noi manca il tempo. Ma una soluzione la dobbiamo avere.

Olio esausto, cosa farne?

E c’è. Eccome se c’è. Tra le tante, due, simili, che ci permettono di compiere un gesto facile e che può fare del bene a tutti. Il primo è quello di versare l’olio esausto in una bottiglia e alla prima occasione portarlo nelle ricicleria più vicina a casa.

Il secondo è ancora più semplice e, sempre dopo aver versato l’olio esausto nella bottiglia, lo portate con voi la prossima volta che andate a fare la spesa. Molti supermercati si sono attrezzati, esattamente come fanno per le pile, con dei contenitori dove potete riporre la vostra bottiglia.

Cosa ne faranno loro? Lo smaltiranno nel migliore dei modi o troveranno un modo per re-impiegarlo. A noi interessa poco: sappiamo però che così facendo, abbiamo contribuito con un piccolo gesto alla salvaguardia della nostra via, del nostro quartiere, della nostra città, del nostro paese. Del nostro mondo.

 

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