Pesci robot per ripulire il mare? Ebbene si: un gruppo di ricercatori cinesi della Sichuan University ha messo a punto l’ingegnoso sistema grazie al quale è possibile raccogliere e campionare in modo preciso gli inquinanti microplastici presenti nell’ambiente acquatico.
Pesci robot lunghi 13 millimetri con un corpo flessibile, morbido e autorigenerante. Sono queste le caratteristiche che permettono loro di ripulire anche i punti più ostici dei mari, raggiungibili proprio grazie alla loro capacità di nuotare in tutte le direzioni.
Pesci robot per ripulire il mare, che grande idea!
I ricercatori hanno creato un materiale forte e nello stesso tempo flessibile ispirato alla madreperla presente nelle conchiglie, costituito da nano-fogli di lattice poliuretanico in cui sono incorporati ciclodestrine e grafene. I pesci bionici fatti in questo materiale sono dotati di coda che si muove con rapidi impulsi dati da un raggio laser a infrarossi.

Nuotando nell’acqua attirano a sé le microplastiche presenti nello stesso modo in cui si comporta una calamita. Per il momento i pesci robot sono stati positivamente testati sulla superficie dell’acqua, il secondo passo sarà quello di renderli operativi anche nelle profondità e sui fondali.
Una volta perfezionata l’efficacia i pesci bionici potranno contribuire a ripulire i mari e gli oceani e saranno un valido aiuto per i ricercatori che potranno analizzare in modo preciso i campioni di sostanze inquinanti.
