Secondo uno studio condotto dall’Università di Firenze e Cnr esistono piante mangia-polvere la cui efficacia è superiore ad altre.
Si tratta dell’alloro e dell’olivo che insieme all’oleandro, la magnolia e il lauroceraso si sono dimostrati in grado di assorbire anidride carbonica, ozono, ossidi di azoto e di zolfo rilasciando ossigeno, e di intercettare e trattenere sulle proprie foglie le particelle di polveri sottili.
Piante mangia-polvere: la ricerca e i risultati
La ricerca è stata condotta a Lucca e nei comuni di Altopascio, Capannori e Porcari. Nei quattro comuni sono state installate sedici centraline per il rilevamento dei diversi tipi di gas e particolato presenti nell’aria. Successivamente, dopo aver esaminato il particolato trovato su alloro, olivi, oleandri, magnolie e laurocerasi ed averlo confrontato con le concentrazioni di Pm 10 rilevate nei centri di monitoraggio è emerso che tali specie sono particolarmente efficaci riguardo alla depurazione dell’aria tanto da essere considerate delle vere e proprie piante mangia-polvere.
Il risultato della ricerca ha portato la Fondazione Carilucca ad impegnarsi nei confronti del territorio investendo risorse in suo favore da ora e per gli anni a venire.
Un ottimo risultato se si pensa che il 90% degli abitanti delle principali città è oggi esposto a concentrazioni di inquinanti superiori ai livelli ritenuti dannosi per la salute e che l’Airc -Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro – ha classificato l’inquinamento atmosferico nel Gruppo 1 delle sostante carcinogeniche per l’uomo.
