Cambiamenti in vista del regolamento UE sugli imballaggi. Lo scorso 30 novembre la Commissione Europea ha presentato la proposta ufficiale sulla revisione della legislazione UE sugli imballaggi e rifiuti da imballaggio che, prima di essere approvata, dovrà essere esaminata dal Parlamento e dal Consiglio europeo.
L’obiettivo da raggiungere è quello di ridurre del 15% la quantità dei rifiuti da imballaggio pro capite per Stato entro il 2040 rispetto al volume prodotto nel 2018. L’intento è attuabile attraverso pratiche di riutilizzo e di riciclaggio. La proposta prevede infatti che le aziende producano una certa percentuale di imballaggi riutilizzabili o riciclabili che siano ben riconoscibili attraverso una chiara etichettatura.
In caso di approvazione della proposta il Regolamento UE sugli imballaggi vieterebbe l’utilizzo di quelli considerati inutili come il monouso per cibi e bevande consumati all’interno di ristoranti e caffè, il monouso per la frutta e verdura, i flaconcini di shampoo dei set di cortesia utilizzati negli hotel.
Regolamento UE sugli imballaggi
Il regolamento, qualora approvato, darà le direttive per definire i criteri di progettazione per gli imballaggi e promuoverà la creazione di sistemi vincolanti di vuoti a rendere su cauzione per le bottiglie di plastica e le lattine di alluminio. Definirà, altresì, quali tipologie di imballaggi dovranno essere compostabili in modo che i consumatori li conferiscano correttamente nell’organico.
I nuovi imballaggi di plastica dovranno contenere obbligatoriamente una determinata percentuale di materiale riciclato e quelli in plastica biodegradabile dovranno avere un’etichettatura con indicato quanto tempo impiegheranno a biodegradarsi, in quali circostanze e in quale ambiente.
Gli imballaggi destinati al compostaggio industriale saranno consentiti soltanto per bustine di tè, cialde di caffè, adesivi per frutta e verdura e sacchetti di plastica molto leggeri.
Si è calcolato che, entro il 2030, tali modifiche potrebbero portare alla riduzione di emissioni di gas serra derivanti dagli imballaggi di 23 milioni di tonnellate ed a una riduzione del consumo di acqua di 1,1 milioni di metri cubi.
