Il risparmio idrico negli ultimi decenni sta diventando una necessità: i cambiamenti climatici stanno incrementando in misura sempre maggiore il problema della siccità.
Nel 2020 il consumo di acqua in Italia è stato di circa 450 litri giornalieri pro capite. E’ un’enormità e uno spreco gravoso, se si considera che ciò che incide pesantemente sulla statistica è la dispersione delle reti idriche la cui percentuale sfiora il 50%. In pratica per ogni litro utilizzato un litro di acqua viene sprecato a causa delle dispersioni delle reti di distribuzione.
Le analisi dei dati relativi al risparmio idrico del periodo compreso tra il 2017 e il 2020 in Italia sono confortanti e fanno emergere un impegno da parte delle regioni in questa direzione.
Sul podio spiccano Liguria, con quasi -9% di utilizzo della componente potabile, Calabria con -8,00% e Friuli Venezia Giulia con -6,86% mentre in coda si posizionano Emilia Romagna, Trentino-Alto Adige e Umbria che hanno invece incrementato l’utilizzo di acqua potabile dal 2017 rispettivamente del +1,59%, +2,18% e +7,79%.
Risparmio idrico in Lombardia
Com’è la situazione del risparmio idrico in Lombardia? Apprezzabile sul lungo periodo, ma meno sul breve. Tra il 2014 e il 2020 il consumo di acqua è stato pari a -5,71% mentre tra il 2017 e il 2020 è stato pari a -2,32% con una classificazione all’undicesima posizione nella lista delle regioni più risparmiatrici di acqua.
La provincia di Milano tra il 2014 e il 2020 ottiene buoni risultati con un consumo di acqua potabile del -5,71% e anche nell’arco di tempo tra il 2017 e il 2020 è sopra la media nazionale con una diminuzione del -2,32%.
L’acqua sta diventando un bene prezioso, è quindi necessario arginare gli sprechi. A questo fine può venire in soccorso il Recovery Plan, che contiene al suo interno una serie di investimenti volti a risolvere il problema delle reti idriche in Italia, in particolar modo al sud.
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